Trattato contra Aristotele

Title

Trattato contra Aristotele

Description

Paper; misc., comp.; ff. III, 356, I; mm. 223_164. Later binding in cardboard. 8 units.

Contributor

Type

Prose

Identifier

Is Referenced By

Iter I, 292b.

Manuscript ID

134

Foliation

ff. 1r-56r

Seen

Yes

Genre

Internal description

<1r> <by a later hand> Discorso di G. Maria Benedetti Sanese / contra la Meteora d'Aristotele.

<1r-2v> <epistle> <inc> Sì come la cognitione della verità è il [perfetto] nutrimento dell'anima, così quelli che amano la verità ameranno le virtù e saranno nimici delle bugie, et haranno in odio le cose vitiose <expl> Però V.S.
che è padre della verità et amico alle virtù per la benignità sua quando la potrà se degnerà vedere questo trattatello et emendarlo in quello ch'io errassi, che dio la contenti.

<2v-25v> Trattato di Gio. Maria Benedetti / contra Arist.le che tiene che / l'acqua sia decupla alla / terra essendo all'incontro / la terra assai più decupla / all'acqua. <inc> Aristotile mostra che la terra è gravissima e la pone per contro del mondo come nella prima figura della sphera del mondo si vede, e questo lo provano molti, massime Tolomeo nell'Almagesto e m. Aless.° Picolomini nella sua sfera fo. ii ver. 25. Questo lo confessiamo ancor noi che bisogna sia così di necessità e ci piacciono le loro ragioni <expl> sì che dicovi questi letterati ch'altro sono che non sano se non chiacchierare e dir bugie, che così sono tutte le altre ragioni fisiche, e naturali a ponto como ancora quell'altra del 18 e 19. capitoli della sfera di Frate Mauro Fanaseo tutte cose ridicole <26r-30r> <several drawings referring to the heavens>

<30v-31r> <prologue> <inc> Virtuosi e honorandi amici dell'accademia delle vere et buone lettere dal Poggio natio nimici delle molte bugie d'Aristotile e di tutti suoi seguaci auttori delle bugie, e chi le segue, vedete che io non mi son stato mai mocio, e che non solo ho scritto contra Aristotele nelle cose de flussi e reflussi del mare, che più fa vi mandai, ma come allora vi promessi, non sono molti mesi che io le levai poco meno di tutto l'elemento dell'acqua né ancora mi è bastato questo che di nuovo gli ho levato i dui supremi elementi del fuoco e dell'aria <expl> vediamo un imperadore tanto potente ruinato, et Aristotile vituperato transtulandomi in questa galanteria attendo alla mia professione, e se mi volete comandare, fatelo, e vedrete s'io diligentemente sarò presto a tutti vostri comandi.
<31r-43r> Opinione di Gio: Maria Benedetti che non / sia l'elemento semplice del fuoco, e / questo che si dice Aria tiene sia / il concavo del cielo della / luna. <inc> Circa 'l voler che siano i quatro elementi come in più luoghi Arist. et nel 2° de gener
nel p° della Metheora testo 2° de m. Aless.° Piccolomini: diciamo che secondo che secondo [sic] noi quello che dicono ci pare non possa essere vero <expl> ad essempio delle membra proportionate di un gigante a quelle di un huomo piccolo.

<43r-v> <preface> Amici honorandi etc. Vedute chi sia Arist. e suoi seguaci che non mi è bastato haverli levato l'auttorità nelle cose de flussi e reflussi del mare, né l'haverle levata la decupla proportione dell'elemento dell'acqua e fatto che la terra sia più che decupla all'acqua <expl> nel tempo che a noi il sole fa poca ombra alla fine del mese prossimo che l'imperadore comincia ad havere de travagli.
<43v-53r> Opinione di Gio: Maria Benedetti dh'i ter- / remoti si creino in aria o per me' / dire in questo cielo della luna / e non nelle caverne della terra. <inc> Amici honorandi etc.
Ho visto il discorso del Camato sopra le cose di Pozzuolo e tutte le ragioni e cause allegate da Aristotile e gli altri filosofi sopra a terremoti e come e dove si generino. A me pare che le loro ragioni sieno ridicole. <expl> Sì che ridiamoci di questi medicastri quanto delli Aristotelici filosofastri. Amen.

<53r-56r> Quando noi nominiamo l'aria s'intende il concavo del cielo della luna. <inc> Cosa ridicola di coloro che dicano che 'l sole tira a se le essalationi et i vapori della terra, se questo fusse vero sotto la zona torrida vi pioverebbe sempre mai e non altrove <expl> e vi fosse un monte alto mezo miglio dal piano overo una torre vi starebbe quasi di continovo da 2/3 d'hora in su lo splendore del sole cioè i suoi
razi, e che fusse in 55 vi starebbe senza sole aponto un'hora. L'orizonte die scendere x gradi e m. 75 d'obra <a geometrical drawing follows>

Paratextual elements

1. preface to an unnamed dedicatee, ff. 1r-2v;
2. several drawings (geometry and astronomy).

Record last updated

08/03/2013

Record last updated by

Eugenio Refini

Collection

Citation

Eugenio Refini, ‘Trattato contra Aristotele’, in Vernacular Aristotelianism in Renaissance Italy Database (VARIDB)
  <https://wheat-gannet.lnx.warwick.ac.uk/items/show/4370> [accessed 24 November 2024]