Ethica Aristotilis

Ethica Aristotilis

Paper; misc.; ff. 171; mm. 205_272; written by several hands. Watermarks: ff. 58, 48: cf. Briquet 15794 (a. 1370-1395) and 15797 (a. 1390-1395).

1390-1420

Prose

Frati and Segarizzi 1909: I, 192-195.

144

ff. 13r-62v

Yes

<13r-62v> Incipit ethica aristotilis liber p(r)im(us). <inc> Tute le cose desiderano alcun bene e bene è quello che tute le cose domandano e sono molti beni segondo diverse cose ma tute se reducono ad uno il qual è principal de tuti il quale è sempre da elegere per si medesimo e no per altro. E questo è la felicità la quale pertiene a l'optima disciplina cioè al governamento dele citade sotto il quale governamento sono tutti gli altri beni <expl> Como lo homo sia perfecto rezitore dele citade. E nele ati [sic] tute le quali sono per alcuna comparacione due sono le cosse per le quali lo homo n'è perfeto. Operare zoè sapere li modi e le ragion de l'arte e può li diti modi e le dite ragioni aver provate perzò che le arte si sono in generale e cusì quelli che vole esser perfecto rectore de la cità, vene aver le dite cose prima saper et cognosser el bon stado e meglioramento de la terra over de la citade e per quele cosse essa se corompe e se salva e sapere le mainere dela iusticia e generali e particulari e quele si eno le bone legi e le rie e la segonda cossa si è che deli abia prova et espermentare

le dite cosse infra diverse mainere de genti e vedute le condicion e li modi de vivere e li costumi dele diversità deli homeni. Et en zò sia exercitado per longa usanza et alora serà perfeto nila sapiencia de governare la citade. / Explicit deo gratias amen.

08/03/2013

Eugenio Refini