Discorso sopra la materia degli affetti
Title
Discorso sopra la materia degli affetti
Description
4°; A4-B4; ff. 8. Epistle in Roman, text in Italics.
Creator
Publisher
Date
1578
Contributor
Type
Prose
Identifier
Alternative Title
Date Submitted
11/06/2012
Spatial Coverage
Audience
Edition ID
90
Copy seen
Siena, BCom, B V F 32 [2]
Title page
DISCORSO / di m. fabio benvoglienti, / Sopra la materia de gli affetti, / Per dichiarazione del secondo libro / della Retorica d'Aristotile. / [typographer's mark] / In SIENA Appresso Luca Bonetti. 1578.
Paratextual elements
1. Luca Bonetti's epistle to Ippolito Agostini 'signor di Caldana et Balì di Siena' (Siena, May 25th 1578), ff. Aiir-v.
Internal description
<Aiir-v> AL MOLTO ILLVSTRE / S. IPPOLITO AVGVSTINI / Signor di Caldana, & Balì di Siena. <inc> L'affetto, col quale son certo, che V.S.I. ama et honora M. Fabio Benvoglienti per li singulari meriti di lui, m'indude a creder fermamente, di fare a lei cosa molto grata, s'io le mando in questi miei caratteri un Discorso, venutomi alle mani, composto già da esso, intorno agli affetti della Rettorica d'Aristotile. [...] <expl> Sì che non istarò pregando l'I.S.V. a voler accettar da me con serena fronte il dono, che hora io le faccio: ma bene seguirò di porger preghi per quella maggior
felicità; la quale colle sue ottime parti si va meritando più ogni giorno. Di Siena il 25 di Maggio 1578. Di V.S. molto Illustre / Servitore devotissimo / Luca Bonetti.
<Aiiir-[Biv]r> DISCORSO / DI M. FABIO BENVOGLIENTI / Sopra la materia de gli affetti, / per dichiarazione del secondo libro / della Retorica d'Aristotile. <inc> Perché chi parlava anticamente in presentia de giudici o del Senato, parlava sempre in materia civile, e procedeva con modi e vie probabili, di qui è che a la cognitione della retorica disse Socrate nel Fedro essere necessaria la politica e la dialettica; come che l'una comprendesse la dottrina appartenente a lo Stato et a i giudizii, l'altra l'arte del provare. E per la medesima cagione fu poi da Arist(otile) chiamata la retorica parte e rampollo di tutte due queste. Per il che egli trattò nel primo libro longamente i luoghi dialettici e civili; avvertendo però che sotto il civile o politico si comprende ancora il morale, cioè la parte che risguarda i costumi e l'integrità della vita. <expl> De l'affetto del desiderio non si parla in questo luogo, come noto da la sua semplice prolazione; o vero perché trattando nel primo libro del piacere disse che i desiderii o de gli appetiti alcuni sono razionali, altri irrazionali; dove si potria disputare s'egliè affetto, o no, havendol posto sotto il piacere; il qual non pare affetto secondo Arist(otile): ma per non tener più sospeso il lettore, porremo fine a la nostra prefazione; aggiugnendo solo quel che scrive Dionisio Alicarnaseo in una sua epistola per mostrar l'escellentia di questi libri di retorica, cioè, che essi furono scritti da lui quasi dopo tutti quei d'altri, e dopo tutti i suoi, nel tempo che l'intelletto era più maturo, e nel suo maggior vigore. Il fine.
<Aiiir-[Biv]r> DISCORSO / DI M. FABIO BENVOGLIENTI / Sopra la materia de gli affetti, / per dichiarazione del secondo libro / della Retorica d'Aristotile. <inc> Perché chi parlava anticamente in presentia de giudici o del Senato, parlava sempre in materia civile, e procedeva con modi e vie probabili, di qui è che a la cognitione della retorica disse Socrate nel Fedro essere necessaria la politica e la dialettica; come che l'una comprendesse la dottrina appartenente a lo Stato et a i giudizii, l'altra l'arte del provare. E per la medesima cagione fu poi da Arist(otile) chiamata la retorica parte e rampollo di tutte due queste. Per il che egli trattò nel primo libro longamente i luoghi dialettici e civili; avvertendo però che sotto il civile o politico si comprende ancora il morale, cioè la parte che risguarda i costumi e l'integrità della vita. <expl> De l'affetto del desiderio non si parla in questo luogo, come noto da la sua semplice prolazione; o vero perché trattando nel primo libro del piacere disse che i desiderii o de gli appetiti alcuni sono razionali, altri irrazionali; dove si potria disputare s'egliè affetto, o no, havendol posto sotto il piacere; il qual non pare affetto secondo Arist(otile): ma per non tener più sospeso il lettore, porremo fine a la nostra prefazione; aggiugnendo solo quel che scrive Dionisio Alicarnaseo in una sua epistola per mostrar l'escellentia di questi libri di retorica, cioè, che essi furono scritti da lui quasi dopo tutti quei d'altri, e dopo tutti i suoi, nel tempo che l'intelletto era più maturo, e nel suo maggior vigore. Il fine.
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Branch of philosophy
Record last updated
08/03/2013
Record last updated by
Eugenio Refini
Collection
Citation
Eugenio Refini, ‘Discorso sopra la materia degli affetti’, in Vernacular Aristotelianism in Renaissance Italy Database (VARIDB)
<https://wheat-gannet.lnx.warwick.ac.uk/items/show/4538> [accessed 21 November 2024]
<https://wheat-gannet.lnx.warwick.ac.uk/items/show/4538> [accessed 21 November 2024]