La meteora

Title

La meteora

Description

8°; +4, A8-Q8, R4; ff. [4], 132; mm.

Date

1555

Contributor

Type

Prose

Identifier

Date Submitted

23/06/2012

Is Referenced By

Cranz and Schmitt 1984: 108.308.

Spatial Coverage

Edition ID

93

Genre

Copy seen

Oxford, Bod, 8 A 1 Art. (1)

Title page

[within decorated frame] LA METEORA / DI ARISTOTILE, / Tradotta di Greco in Vul / gare Toscano. / Per Antonio Bruccioli. / In Venetia, per Bartholo= / meo Imperatore. 1555. / CON GRATIA / & Priuilegio.

Paratextual elements

1. epistle to Giovambattista Borghini, f. +ii r-v;
2. index of subjects, ff. [+iii]r-[+iv]v;
3. one geometrical draw, f. 64v.

Visual elements

Yes

Notes

The Bodleian copy is bound together (within an original 16th c. binding) with Brucioli's translation of Aristotle's Della generatione et corruttione (1553).

Internal description

<+iir-v> AL MOLTO HONORANDO / Messer Giovambattista Borghini. / Antonio Brucioli salute & prosperità. <text> Havendo a questi anni passati ridotti più libri di Aristotile dal chiarissimo fonte Greco a' nostri rivi Italiani, per bagnarne i fertilissimi campi toscani, mando al presente a tenere loro compagnia questo delle Meteore, nel vero il più chiaro, et aperto, et di maggiore delettatione di tutti gli altri, come quello che tratta di tutte le apparentie, che si veggono nel cielo et nell'aria, di tutte le speci delle acque et effetti loro, come vapori, pioggie, rugiade, pruine, neve, grandine, fonti, fiumi, mare, arco celeste, et apparentie, di sole, di luna, di stelle, di circulo latteo, et più altre imagini simili, et de tuoni et terremoti. Et de metalli et cose minerali. Et havendo condotto questo libro a quella perfettione di traduttione, che io
so, ho voluto dedicarlo al mio M. Giovambatista Borghini, si per uno segno della amicitia nostra, et sì perché non altrimenti mi pare benissimo fatto, che se io lo locassi in uno vivo thesoro adornato di tante notabili virtù, che non picciolo honore gli sia essere conservato in esso, venendo in luce sotto l'honoratissimo nome vostro, come quello che siete non poco amatore degli huomini, che si affaticano in simili dottrine, et non manco di esse dottrine, perché sempre furno in voi le morali virtù, oltre alla pieta christiana, piena di effetti, non mancando mai di tutti quegli uficii di liberalità, et beneficentia che hanno potuto fare le forze vostre. Pigliate adunque amico carissimo questo mio picciolo dono, il quale forse per più secoli sarà al mondo un segno di quanto sempre vi habbia amato, et ami et sia per amare, et di quanta virtù sia dotata la bene nata anima vostra la quale prego Dio che in lunga prosperità conservi.

<[+iii]r-[+iv]v> Tavola di tutte quelle cose che si contengono nel presente libro.

<1r-39r> DELLA METEORA / DI ARISTOTILE STAGIRITE / TRADOTTA DI GRECO / IN LINGVA TOSCANA. / Per Antonio Brucioli. / LIBRO PRIMO. / Espositione di quelle cose, che insino a qui si sono dette, et di quelle che per l'avenire sia per descrivere. / Cap. primo. / <inc> Adunque delle prime cause della natura et di ogni moto naturale et inoltre dele stelle, secondo il superiore moto circulare, benissimo et rettamente disposte et degli elementi corporei, quanti et quali sieno, et della scambievole loro trasmutatione, et della generatione et corruttione commune, si è detto avanti. Et
resta anchora da considerarsi certa parte di questa disciplina, la quale tutti i philosophi primi chiamavono Meteorologia, cioè scientia di quelle cose che si fanno in alto. <expl> Adunque, perché le medesime parti della terra, né sempre secche, né medesimamente navigabili sono, et per quale causa, avvenghino queste cose, et similmente, perché certi de fiumi sono continui, et certi non, si è detto.

<39v-81v> LIBRO SECONDO / DELLA METEORA / DI ARISTOTILE. / Antonio Bruccioli interprete. / Tre opinioni della generatione del mare. Cap. I. / <inc> Et del mare, et quale sia la sua natura, et per quale causa tanta gran copia di acqua sia salsa, et anchora della sua prima generatione è da dire. Gli antiqui adunque, et quegli che trattono le cose divine attribuiscano, fonti al mare, in modo, che essi habbino principii, et radici, tanto del mare quanto della terra. <expl> Ma quando mutandosi nelle nugole è disgregata, congiunte, et adunate esse, in acqua, causa tuoni et baleni, et con queste le altre cose che sono della medesima natura, che queste. Et del tuono et del baleno si sia di già detto.

<81v-132r> LIBRO TERZO / DELLA METEORA / DI ARISTOTILE. / Antonio Bruccioli interprete. / Le cause delle Enephie et del Tiphone, la generatione loro, et le differentie, et specii de fulmini. Cap. I. <inc> Hora bisogna, che noi diciamo delle altre opere di questa segregatione, con quel modo col quale si è
cominciato. Perché questo spirito, segregato, quando si diffonde in parti picciole, et sparsamente, et spesso si fa et soffia et è più sottile, manda fuori tuoni et fulgori. Ma se molto, et più denso, et manco sottile sia segregato, genera procella che è chiama [sic] Enesia. <expl> ma massimamente quando l'una et l'altra, et donde sia il principio del moto conosciamo, le quali cose dichiarate per pari modo de corpi di parti dissimili, et di quegli che consistono di questi, come dell'huomo, della pianta et degli altri simili pare che si sia da contemplare. Il fine.

<132r-v> Nomi di tutti i venti notati da Aristotile.

Branch of philosophy

Record last updated

08/03/2013

Record last updated by

Eugenio Refini

Collection

Citation

Eugenio Refini, ‘La meteora’, in Vernacular Aristotelianism in Renaissance Italy Database (VARIDB)
  <https://wheat-gannet.lnx.warwick.ac.uk/items/show/4541> [accessed 23 November 2024]