La Metaura

Title

La Metaura

Description

8°. *4, A-L8, M4. ff. [4], 92. mm. 95×148. Roman. Titles of chapters and paragraphs in Italics.

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Publisher

Date

1554

Contributor

Type

Prose

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Is Referenced By

Cranz and Schmitt 1984: 108.289; Librandi 1995 (critical edition).

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Edition ID

176

Copy seen

London, BL, 231.1.5.(2)

Title page

OPERA NVOVA / LA QVALE / TRATTA DELLA FILO- / sofia naturale, chiamata la Metaura / d'Aristotile; chiosata da San / Thomaso d'Aquino, del- / l'ordine de i frati / predicatori. / PARTITA IN TRE LIBRI: / Nuouamente posta in luce, con diligentia / stampata, & castigata. / Delli elementi & congiungimento de Cieli. Libro Primo. / Delle cose che, sono generate in alto. Libro Secondo. / De Venti, & della loro materia. Libro Terzo. / [typographer's mark] / IN VINEGIA PER COMIN / DA TRINO, L'ANNO / M. D. LIIII.

Paratextual elements

1. index of chapters, ff. *2r-[*4]v.

Internal description

<*2r-[*4]v> LA TAVOLA / de i capitoli di tvt- / to qvel che si / contiene ne / l'opera.

<1r-30v> QVI COMINCIA / la metavra d'aristote- / le, chiosata per santo Thomaso d'Aquino / dell'ordine de frati Predicatori. <inc> Questo libro si chiama la Metaura d'Aristotele, et questo nome Metaura è nome greco et è composto a Meta, che è a dire trans et horum, che è tanto a dire come contemplatione delle cose che trapassano queste cose di sotto, et dicono delle cose che sono ingenerate di sopra, delle quali si tratta principalmente in questo libro. <text> Testo di Aristotele. Cap. I. Poscia che habbiamo detto delle cose naturali in generale, et delle stelle le quale ordinano lo mondo, et della dispositione del corpo ultimo e elemento gentile, et della qualità delli alimenti, et la mutatione loro, par che habbiamo ormai a dire delle cose, che advengono innanti presso al loco delle stelle come della Galazia, delle stelle comate, della subi, della nerzeii. <comm> Chiosa de san Thomaso. Poscia che Aristotile ha ditto delle cose naturale in generale in uno libro, che è il primo della philosophia naturale, cioè nella phisica. Nel quale libro egli tratta del movimento in generale. <expl> <text> Adunque habbiamo trattato della galasia, et delle stelle che hanno coma, et de fuochi che appariscono nell'aere et dela sub. <comm> Et quivi si termina la sententia del primo libro.

<31r-77v> QVUI COMINCIA / il secondo libro del- / la Metaura d'Aristotile. Cap. XXI. <text> Parlato habbiamo nel primo libro delle cose che s'ingenerano nel luoco alto dell'aere di vapori caldi et secchi sì come della galasia, et de le stelle che hanno coma, et de fuochi li quali appariscono nell'aere, et della sub, diciamo ugualmente in questo secondo libro delle cose che sono generate in alto, sotto il loco del quale habbiamo detto essere il luoco secondo. <comm> Chiosa di san Thomaso. Habbiamo detto nel primo libro, delle cose che s'ingenerano nel luoco alto dell'aere, di vapore caldo et seccho. <expl> <text> Et d'uno luoco che se chiama Ralyen, esce una acqua amara, et se altra acqua vi si mescola diventa amara. Adunque habbiamo detto in questo libro del mare, et delle altre acque, et della loro natura. <comm> Et qui si termina la sententia del secondo libro. Et incominzaremo el terzo libro della Metaura d'Aristotele la quale determina de venti, et della loro materia.

<78r-92r> QVI COMINCIA / il terzo libro del- / la Metaura d'Aristotile. Cap. LI. <text> Poi che noi habbiamo detto della natura del mare, et della sua salsezza, diciamo ora di venti, dico che il vento Australe è caldo, et trahe forte, et escie di lochi caldi et secchi, et istrugie la materia della rosada, ma il vento settentrionale è freddo et secco, et escie de luochi acquosi et di monti alti. <comm> Chiosa di San Thomaso. Poi che noi nel libro ch'è andato dinanti a questo, habbiamo determinato de tutte le impressioni humide, o siano generate in alto, o siano generate di sotto, et habbiamo ditto del mare, et della sua salsezza, in questo libro determinaremo delle cose che s'ingenerano di vapore secco <expl> <text> et l'altro Favonio, et tra Merizo et Favonio, sono due venti, l'uno seguita Favonio, et l'altro Merizo, et tra Merizo, et Subsolano sono due venti, et l'uno seguita Merizo, et l'altro Subsolano. <comm> Anche è chiamato in Greco zephiro imperò che li fiori et l'herbe per suo soffito et fiato pigliano vita, onde zee in Greco è chiamato tanto a dire come vivere, favonio è denominato perché favoreggia le cose che nascono in terra. Settentrione è denominato, et detto dalle sette stelle che sono in quella regione. Il fine.

Branch of philosophy

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08/03/2013

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Eugenio Refini

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Citation

Eugenio Refini, ‘La Metaura’, in Vernacular Aristotelianism in Renaissance Italy Database (VARIDB)
  <https://wheat-gannet.lnx.warwick.ac.uk/items/show/4623> [accessed 21 November 2024]