Ethica d'Aristotile

Title

Ethica d'Aristotile

Description

Part of the translator's foreword (but no mention of the dedicatee), as well as the life of Aristotle appear as an introduction to Taddeo Alderotti's compendium of the Ethics in the late 15th c. manuscript Venice, BNM, It. II.134, ff. 1r-2v.

Date

1430-1440 c.

Contributor

Type

Prose

Identifier

Is Referenced By

Iter I, 375a; Fava 1925: 274, n°99; Fava and Salmi 1973: II, n°185, 119-120.

Manuscript ID

52

Foliation

ff. 1r-172v

Seen

Yes

Genre

Branch of philosophy

Internal description

<1r-2v> <translator's foreword> <inc> Scrive Seneca in una pistola ad Lucillo questa l'optima cosa che abbia la gentileçça, ch'ella incita et muove alle cose honeste. <expl> Ma avanti che comincie voglio un poco dire dela persona daristotile acciò che le sue opere siano piu gratamente ricevute et meglio s'intenda el titolo di questo libro.

<2v-3v> <life of Aristotle> <inc> Aristotile philosofo fo greco per natione dela provincia de Macedonia d'una terra decta Stragelia. El suo padre fo decto Nichomacho et la madre festie e quali descenderono dela stirpe di Machaone Asclepiade et de Esculapio. <expl> Visse Aristotile doppo Plato anni ventitre. Et cosi tucto el tempo di sua vita furono anni sexantatre. Morì in una terra decta Calcide. Et li Stragelitani lo riportorono alla terra loro facendoli honorevolissimo monimento.

<3v-4v> <table of book I>
<4v-19r> <book I> Comincia l'ethica monostica nichomatia stragelica daristotile <1 f. missing> <text inc on f. 5r> curare et salvare il bene della ciptà ch'è d'un solo che se gliè amabile il ben utile a uno megliore et piu divino è il bene utile a una gente o alle ciptà. Adunqua la consideratione et la intentione della civile appetisce questo fine. <expl> Onde la sapientia et lo 'ntelletto et la prudentia sono virtù intellectuale et la liberalità et la sobrietà sono morale. Però quando parliamo de buoni costumi non diciamo egli è savio o intendente ma benigno o sobrio. Lodiamo non di meno il savio per l'abito della sapientia però che tucti gli abiti di virtù diamo laudabili.

<19r-v> <table of book II>
<19v-30r> <book II> <inc> Due sono le maniere delle virtù et alcuna è intellectuale, alcuna è morale. Et quella che è intellectuale le più delle volte nasce et cresce per doctrina. Pertanto ha bisongno di tempo et de experientia. <expl> Pur non di meno per trovare el meçço bisongna alcuna volta muoversi alla soprabondança. Alcuna volta al difecto. Et così agevolemente l'acquistaremo et anche el modo di bene operare.
<30r-31r> <table of book III>
<31r-49v> <book III>
<49v-50r> <table of book IV>
<50v-68r> <book IV>
<68r-v> <table of book V>
<69r-87r> <book V>
<87r-88r> <table of book VI>
<88r-100v> <book VI>
<100v-101v> <table of book VII>
<101v-121r> <book VII>
<121r-v> <table of book VIII>
<122r-138v> <book VIII>
<138v-139v> <table of book IX>
<139v-154r> <book IX>
<154r-155r> <table of book X>
<155r-171v> <book X> <inc> Seguita dopo questo discorrere dela dilectatione. Però ch'ella pare maximamente essere appropriata al nostro genere humano. Pertanto li governatori delle case ammaestrano e gioveni della dilectatione et tristitia. <expl> Et primieramente se alcuna cosa in alcuna parte è ben decta da nostri progenitori temptiamo discorrere. Et appresso speculare quale dele congregate politie salvano et corronpono le ciptà et quale ciascuna politia. Et perché cagione queste ciptà fanno civilemente bene et questo el contrario. Considerate queste cose forse meglio vederemo quale politia è optima et in che modo ciascuna de essere ordinata. Et quale legge et consuetudine dè usare. Diciamo adunqua cominciando qui el libro della politica. Finisce l'ethica monostica nichomatia stragelica d'Aristotile.

<171v-172v> <translator's afterword> <inc> Già per la dio gratia pervenuto alfine di questa traslatione in volgare veggo quanto detto all'omnipotente dio rendere loda et gratie che m'ha dato vita et facultà d'averla conpiuta. E conciosia cosa che come nel principio dissi el modo d'Aristotile è molto diverso dal parlare nostro. <expl> Se li vedrete cosa che vi piaccia et che stia bene a dio omnipotente lo referite el quale non tanto per gli uomini ma per le bestie adoperò la salute degli uomini. Egli è mare d'ongne perfectione et di ciascuna bontà da cui procede tucto el bene che nelle creature si truova lui è nostro principio, nostro fine, [enlui] solo l'anima humana se quieta et beatifica, che vive et regna uno dio in tre persone perpetualmente et sança fine in sempiterni seculi de seculi. Amen. deo soli sit gloria et imortali.

Paratextual elements

1. translator's foreword, ff. 1r-2v;
2. life of Aristotle, ff. 2v-3v;
3. tables of chapters before each book of the Ethics;
4. translator's afterword, ff. 171v-172v.

Record last updated

08/03/2013

Record last updated by

Eugenio Refini

Collection

Citation

Eugenio Refini, ‘Ethica d'Aristotile’, in Vernacular Aristotelianism in Renaissance Italy Database (VARIDB)
  <https://wheat-gannet.lnx.warwick.ac.uk/items/show/4288> [accessed 23 November 2024]