Compendio della scienza civile

Title

Compendio della scienza civile

Description

Paper; ff. 113; mm. 200_275. Possibly autograph; written by a single hand (the same which copies the preface of the Instituzione in ms. Ricc. 2589). Old (probably original) binding in cardboard and parchment with golden decorations. This might be – as well as the Ricc. 2589 – a dedication copy.

Date

1602

Contributor

Type

Prose

Identifier

Manuscript ID

139

Foliation

ff. 4r-110r

Seen

Yes

Genre

Internal description

<4r-5r> A la ser(enissi)ma madama Christina, / Granduchessa dei TOSCANI, / Francesco Piccolomini / già Filosofo. s. <text> Il molto desiderio di servire suole spesso produrre effetti contrarii, uno è il porgere spirito et forza al devoto servo, per presto et meglio servire, l'altro è che con troppo spronarlo, spesso lo stringe a prendere impresa, a la quale poi riesce mal'atto. Quale di questi due effetti, l'ardente desiderio di servire V.A.S. habbi in me prodotto, ne lasso il giudizio a i più saggi, a me è assai che qual sia di questi, almen sia segno dell'ardor suo, et conservi anco dopo la vita, viva memoria de la mia servitù, ne la quale gusto sommo contento, poi che servendo a lei, qual con sincerissimo et serenissimo
animo serve a Dio, giudico insieme servire a Dio. Il presente libro, se riguardo il mio desiderio, è troppo grande, desiderando io per men tediarla, con una sola parola spiegargli chiaro tutto 'l mio concetto, ma considerando la condizione del soggetto, e brevissimo poi che dentro ad angustissimi termini richiudo l'ampio mare de la filosofia morale et civile. Representa quest'opra, l'imagine del suo autore. Impero che come in me, per l'interno tarlo d'ottantuno anni è consumata la carne, col migiore humore et solo è restata il collegamento d'ossi, et nervi, coperto di rugosa pelle, così nel libro solo appariscano le prime comuni linee, senza il riempimento dei debiti colori, coperte de rozze parole. Et questo giudico essere assai; assicurandomi che ricevute nel fecondo animo di V.A.S. Recuperaranno l'integra loro
perfezzione. Non ho permesso ch'il libro si stampi, acciò sia suo proprio, et non comune, l'ho scritto di man propria, per segno più vivo dell'interno affetto. Et acciò gli sia più familiare, non l'ho scritto in lingua latina, come ho fatto l'altre opere mie, ma vulgare, et materna. Offersi molt'anni sono le Contemplazioni Naturali al Serenissimo Ferdinando. Riconobbi poi per mio principe l'eccellenza del gran Cosmo, col libro de le Definizioni de le cose principali. Offerisco hora a V.A.S., come a compendio et epilogo de la perfezzion regia il compendio de la filosofia morale et civile. Et ecco che con debita humiltà et reverenza, inchinandomeli con ardente affetto di satisfargli, per mezzo del presente libro, do principio al mio basso ragionamento, degnisi d'ascoltarmi.

<6r-109r> DE COMPENDIO DE LA SCIENZA / CIVILE CAP. 1. / Ordine, definizione et soggetto di essa. <inc> La prima maraviglia che nasce in quelli che contemplano la condizione humana, con ragione si può giudicar quella, come accader possi che l'anima nostra, creata da Dio pura et candida ne la Patria celeste tranquilla et serena, ardisca con periglioso peregrinaggio scender di cielo in terra, et constituirsi come prigioniera nel carcere del nostro corpo, oscuro et tenebroso. <expl> ma nei depravati et perversi quelle che per ordine del principe sono ordenate è necessario che sieno triste, per che mentre si torce dal buon fine, è necessario che anco si torca dal dritto sentiero, quale al buon fin ne conduce.

<109r-110r> Epilogo del libro. <inc> Ecco, serenissima Madama, come quella seconda maraviglia proposta nel principio del mio ragionamento è sciolta et risoluta, quale era come occorrer possi che l'animo nostro peregrino, lontano da la sua patria celeste, rinchiuso in questo carcer terreno, ignudo de gl'habiti di virtù, deviato dai sensi, sommerso nei falsi piaceri, possi haver forza et trovar strada di ritornare al cielo. <expl> illustrato da splendor divino, et resosi per quanto gl'è licito simile a Dio, così puro, netto e mondo et armato con lo scudo de la santa fede, può salire al cielo, ove sarà conosciuto per generosa prole del creatore et come tale sarà dichiarato cittadino del cielo, et herede dei beni paterni con felice fine del suo fadigoso et periglioso viaggio. Piacci a la divina bontà che di noi così sia. Il fine.

<111r-112v> Capi principali

Paratextual elements

1. epistle to Cristina di Lorena, mother of Cosimo II Medici (ff. 4r-5r);
2. index, ff. 111r-112v.

Record last updated

08/03/2013

Record last updated by

Eugenio Refini

Collection

Citation

Eugenio Refini, ‘Compendio della scienza civile’, in Vernacular Aristotelianism in Renaissance Italy Database (VARIDB)
  <https://wheat-gannet.lnx.warwick.ac.uk/items/show/4375> [accessed 5 October 2024]